Domenica 22 aprile non è stata una giornata ricca di risultati per Comets e Painkillers, ma sicuramente è stata una giornata ricca di nuove esperienze.
ARCA COMETS MILANO LACROSSE
Incominciamo dalle Comets che, a Roma, hanno affrontato la seconda giornata di campionato femminile e che, al termine della giornata, è risultato matematicamente assegnato alle Lacrosse Milano Baggataway.
Il riassunto della giornata nelle parole della coach e responsabile della squadra femminile ARCA, Gaia Legori:
Domenica 22 aprile si è svolta la seconda giornata di campionato femminile di lacrosse a Roma.
Le partite si sono svolte secondo il format di un triangolare con i seguenti risultati:
Roma Leones – Milano Baggataway 1-3
Milano Baggataway – Comets Milano 11 – 1
Comets Milano – Roma Leones 0 – 19
Nonostante i risultati negativi, i numeri parlano chiaro. L’80% delle ragazze sta giocando il loro primo campionato, una all’esordio assoluto. La squadra ha dimostrato di essere grintosa e sapere tenere il campo. I progressi sono lampanti, soprattutto se si pensa che nella prima partita le ragazze sono riuscite a segnar ealle prime in classifica Baggataway 3 goal, di cui 2 annullati.
Nonostante alcune assenze importanti e di esperienza in campo, la squadra ha saputo muoversi bene e creare delle belle azioni, lottando su ogni groundball. Degna di nota anche la buona performance del capitano, Isabella Pesce, sui draw.
Il caldo, la stanchezza e il morale hanno un po’ impattato sulla seconda partita contro le padrone di casa Leones.
Si vede anche dalle foto come la squadra mista Comets Milano – Imola Sport Up, insieme ad alcune giocatrici perugine, stia diventando una solida realtà che ha voglia di fare risultato. Ma soprattutto, oltre quello, stia formando giovani leve per il futuro del lacrosse italiano.
ARCA PAINKILLERS MILANO LACROSSE
Non va meglio ai ragazzi nella terza di campionato maschile divisione nazionale a Roma.
La squadra scende a Roma con un gruppo di ragazzi molto giovani e alle loro prime esperienze lacrossistiche a causa della contemporanea assenza di quasi tutti i senatori della squadra (presente il solo capitan Gubernati; a lui il merito di avere guidato questa “banda” di ragazzi facendoli giocare come una squadra vera). Il fatto che il coach abbia dovuto giocare tutte e tre le partite la dice lunga sulla situazione a Roma.
A tratti c’è gioco vero.
A tratti c’è bel gioco.
Sempre c’è combattività e voglia di non mollare mai.
Tutti punti di partenza importanti per un futuro “giovane”.
